venerdì 15 aprile 2011

"Una scuola grande come il mondo".

Renzo Imbeni *

Nel dare inizio a questa seduta straordinaria del Consiglio Comunale dedicata all’approfondimento delle problematiche dell’infanzia,voglio rivolgere un particolare ringraziamento all’UNICEF per il ruolo attivo, che,non da oggi, questa organizzazione sa svolgere su scala internazionale,in una prospettiva che è al tempo stesso di sensibilizzazione,di tutela,di promozione,di valorizzazione dei bisogni e dei diritti dell’infanzia .
L’iniziativa UNICEF che individua nei Sindaci figure simboliche di riferimento per la promozione dei diritti dell’infanzia costituisce una scelta importante su piano civile,politico e amministrativo .Da un lato infatti si sottolinea il ruolo della comunità e delle istituzioni di governo locale,dall’altro si indica correttamente nella città uno dei terreni più complessi e più urgenti d’intervento sul versante della qualità della vita. Ciò è vero per le realtà sviluppate ( e lo testimoniano una grande quantità di notizie di cronaca, oltre che di studi e ricerche ) così come per le realtà in via di sviluppo. In vaste aree del mondo i problemi fondamentali dell’infanzia( e non solo di essa) che si pongono drammaticamente alla coscienza e all’iniziativa politico-culturale e all’azione di governo riguardano i presupposti stessi della vita:l’ambiente,la pace, l’istruzione di base, la dignità, i diritti universali della persona e del cittadino.
E’ sotto i nostri occhi quotidianamente il dramma dei popoli della ex Jugoslavia e nel suo ambito la tragedia dei bambini costretti a convivere con la guerra,la paura,l’odio. Possiamo e dobbiamo fare qualcosa e subito per loro . Anche così si può essere coerenti nell’impegno per la realizzazione e l’applicazione della Convenzione Internazionale sui diritti dell’Infanzia,approvata dall’ONU il 20 novembre 1989. A questa iniziativa l’Amministrazione Comunale di Bologna risponde in modo unitario da un lato mobilitando risorse e competenze interne e collocate nei diversi settori d’intervento che hanno incidenza sulla vita dei bambini e delle bambine a Bologna, e dall’altro ponendo l’attenzione di tutti i soggetti istituzionali sociali e culturali ad un grande obiettivo di lavoro comune per i prossimi anni. Per quanto mi riguarda vorrei sottolineare due aspetti di carattere istituzionale che dovranno avere una grande rilevanza ai fini di una più efficace organizzazione dell’azione di governo dell’Ente Locale anche a questo scopo. Da un lato l’approvazione dello Statuto del Comune nell’ambito del quale –agli artt. 1,2,4 –compaiono numerosi e impegnativi richiami ai temi che saranno discussi in questo Consiglio e dall’altro la prosecuzione del dibattito in corso su una diversa configurazione istituzionale dell’intera area urbana che pone in campo un’articolazione più adeguata del rapporto fra città e provincia dal punto di vista politico, dal punto di vista della rilevazione dei bisogni,dell’organizzazione delle risorse e dei servizi, della partecipazione dei cittadini al governo della cosa pubblica Accolgo perciò con piacere a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città la nomina a difensore dei diritti dell’infanzia , con l’impegno a dare sostanza nel tempo, per quanto compete al Sindaco a quest’incarico nell’ambito del Comune di Bologna,così come all’interno di iniziative condivise con altri Enti e Associazioni.
Citazioni letterali, di cui mi assumo tutta la responsabilità,sia per la scelta tematica, sia per le necessarie sintesi, da cui mi premeva far emergere (con la tecnica delle “paroline sporgenti” che usavo con i miei alunni,quando facevo la maestra,per orientarli a cogliere il senso di una comunicazione scritta-se si vuole il classico riassunto-) e che ho evidenziato via,via, nei testi citati.
E la traduzione amministrativa specifica nei cinque anni del mandato amministrativo 1990/95 -spezzati,ma non interrotti - dall’impegno europeo del Sindaco Imbeni nel 1993- comincia così.
Eletta in Consiglio e nella Giunta Comunale nel 1990 , inauguriamo insieme l’avvio dell’a.s. 1990 /91 con il tradizionale messaggio/manifesto d’auguri alle scuole,a ricordo anche di due figure della politica e della pedagogia,la cui vita e opere si sono intrecciati con la storia politico- culturale e amministrativa di Bologna e di cui ricorrono significativi,tristi, anniversari: Bruno Ciari e Gianni Rodari (rispettivamente a 20 e a 10 anni dalla morte).L’augurio,rigorosamente scritto a mano su carta a righe di 1° elementare e riprodotto dal Centro Stampa del Comune ,inviato a tutte le scuole e affisso in giro per la città ,era un implicito programma di mandato,coerente con le “paroline sporgenti” già evidenziate.
C'è una scuola grande come il mondo.
Ci insegnano maestri e professori,
avvocati, muratori,
televisori, giornali,
cartelli stradali,
il sole, i temporali, le stelle.
Ci sono lezioni facili
e lezioni difficili,
brutte, belle e così così...
Si impara a parlare, a giocare,
a dormire, a svegliarsi,
a voler bene e perfino
ad arrabbiarsi.
Ci sono esami tutti i momenti,
ma non ci sono ripetenti:
nessuno può' fermarsi a dieci anni,
a quindici, a venti,
e riposare un pochino.
Di imparare non si finisce mai,
e quel che non si sa
è sempre più importante
di quel che si sa già.
Questa scuola è il mondo intero
quanto è grosso:
apri gli occhi e anche tu sarai promosso!
Gianni Rodari


1° Consiglio Straordinario per l’Infanzia, in collaborazione con UNICEF, 25 maggio 1992 (ATTI del Consiglio Comunale)